BatiBUS uno standard storico, relativo alla comunicazione tra le varie periferiche di un edificio.
Fu ideato e immesso nel mercato nel 1989, dalle aziende Merlin Gerin, Airelec, Edf e Landis & Gyr, che diedero poi vita al Batibus Club International.
Ad oggi oltre 100 società e gruppi aderiscono a questo standard e tra esse troviamo il Politecnico di Torino.
E’ uno standard semplice, che funziona solo grazie ad un cavo telefonico: tramite un doppino, schermato, per eliminare possibili disturbi, collega e permette di trasmettere i comandi tra i vari dispositivi che compongono il sistema domotico dell’abitazione.
Ogni elemento della rete può utilizzarlo a patto che la linea sia disponibile e la si può configurare a stella o ad anello; la connessione tra i vari dispositivi presenti segue una topologia libera.
A livello tecnico possiamo riassumere le caratteristiche principali di BatiBUS, dicendo che la massima resistenza della linea tra l’alimentatore BatiBUS e il punto più lontano è di 12 ohm, la massima capacità della linea è di 250nF, la massima capacità di un qualsiasi punto, connesso a tale linea è di 50 pF, mentre la capacità totale massima dei punti connessi alla linea è 150 nF.
Nel 1998, BatiBus, insieme alle associazioni degli altri due sistemi europei EIB ed EHS ha partecipato al processo di “Convergenza”, che ha portato alla fusione dei tre standard nel Konnex (KNX), con l’obiettivo di uniformare le fasi di progettazione e installazione, nonché l’utilizzo di impianti misti.