La vera innovazione, in fatto di domotica, riguarda senza dubbio la domotica sociale.
La casa intelligente è la casa del futuro, ma la sempre maggiore attenzione e sensibilità per le persone in difficoltà, sia che si tratti di diversamente abili, che di anziani, che di persone completamente immobilizzate, sta orientando sempre di più le scelte dei ricercatori del settore.
Ci sono sistemi a controllo vocale, in grado di essere gestiti con i comandi vocali, completamente integrati nel sistema dell’abitazione, che facilitano le attività quotidiane di una fascia consistente della popolazione.
Da sottolineare anche la sicurezza che garantiscono queste tecnologie, perché possono sopperire a dimenticanze frequenti, come lasciare il gas acceso, ed evitare incidenti anche gravi (pensiamo alle fughe di gas o ai corto circuiti causati da elettrodomestici difettosi), di cui spesso sono vittime gli anziani o le persone con limitate capacità motorie.
Da non dimenticare il fatto che programmare il sistema dell’abitazione consente un sensibile risparmio energetico, perché permette di organizzare la fruizione degli elettrodomestici anche in funzione delle fasce energetiche più convenienti, anche quando non si è a casa o si dorme.
Un esempio della casa del futuro orientata al sociale è la “Quality Life House”, presentata lo scorso anno a Udine, un prototipo di abitazione che si propone di assicurare una migliore qualità della vita a tutti, grazie all’utilizzo di un sistema domotico integrato.